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La Legge di Stabilità 2016 ha portato per i professionisti iscritti alla gestione separata INPS delle buone notizie: le aliquote contributive sono state confermate al 27%.
Si ricorda che, in base alla Legge n. 247/2007 e successive modifiche e integrazioni, è previsto per tutti i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS, che non siano titolari di pensione e che non risultino iscritti ad altre gestioni di previdenza, un aumento graduale progressivo di anno in anno dell’aliquota contributiva. Tale aumento contributivo è stato sventato prima dalla Legge di stabilità 2014, l’anno successivo dal Decreto Milleproroghe (DL n. 192/2014) e quest’anno dalla legge di Stabilità 2016, che ha bloccato ancora una volta l’aliquota al 27% per tale categoria di lavoratori autonomi.
L’INPS, con la Circolare n. 13 del 29/01/2016, oltre a ribadire il blocco dell’aliquota suddetto, ha comunicato che per i soggetti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie l’aliquota 2016 salirà al 24%.
Al contrario, non ha subito alcuna variazione il contributo dello 0,72% destinato al finanziamento dell’onere derivante dall’estensione agli iscritti alla gestione separatadella tutela relativa alla maternità, agli assegni al nucleo familiare, alla malattia e al trattamento economico per congedo parentale.
Il minimale per l’accredito contributivo nell’anno in corso, derivante dall’applicazione delle aliquote previste per la gestione separata al minimale di reddito stabilito perartigiani e commercianti (15.548 euro), ammonta a 4.309,91 euro. In caso di contribuzione annua inferiore, i mesi di assicurazione da accreditare saranno ridotti in proporzione alla somma versata. Per quanto riguarda invece gli iscritti per i quali è applicata l’aliquota del 24%, l’accredito dell’intero anno avverrà con un contributo annuo di 3.731,52 euro.
Ricapitolando le aliquote dovute per la contribuzione alla gestione separata per l’anno 2016 da parte dei professionisti sono complessivamente fissate come segue:
Gli importi dei nuovi limiti di reddito minimale sono i seguenti:
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