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Hai intenzione di aprire una Partita IVA ed hai mille dubbi sui costi? Cosa succede se non riesci a generare fatturato?
Ecco per te la risposta alle domande più ricorrenti che ci vengono fatte da coloro che si accingono ad avviare una nuova attività.
Se apro la partita IVA cosa devo versare comunque anche se non fatturo nulla?
I “costi fissi” che comunque devono essere versati da coloro che avviano un’attività come ditta individuale, a prescindere da quello che sarà il fatturato della neo attività, sono:
- Diritto annuale Camera di Commercio di circa 56 euro – solo per le Ditte individuali
- Contributi fissi INPS sul minimale pari ad euro 3.599,03 europer un utile fino ad euro 15.548 (se si usufruisce del regime forfetario è possibile richiedere uno sconto contributivo pari al 35% per effetto del quale i contributi fissi scendono ad euro 2.350 circa all’anno (N.B. lavoratore dipendente a tempo indeterminato con almeno 26 ore lavorative settimanali non è tenuto ad iscriversi alla Gestione commercianti INPS cfr. Partita IVA e Lavoro Dipendente: Possono Convivere?).
Per coloro che si accingono ad avviare una nuova attività come liberi professionisti i “costi fissi” sono legati esclusivamente all’appartenenza ad uno specifico ordine professionale ovvero ai contributi fissi dovuti alla Cassa di appartenenza (ad esempio un consulente aziendale non avrà alcuna spesa fissa né per l’iscrizione ad albi né per i contributi previdenziali essendo assoggettato alla gestione separata INPS che non prevede contributi fissi).
Quali sono le imposte che occorre versare ogni anno?
Questa è una delle domande che più di frequente attanaglia tutti coloro che si accingono ad avviare un nuovo business.
Purtroppo non è possibile calcolare preventivamente le imposte da versare ma è tuttavia possibile fare delle previsioni più o meno attendibili sulla base di una serie di fattori come fatturato, regime fiscale, oneri detraibili e deducibili, etc..
Quanto mi costa avviare la mia attività?
Aprire una partita IVA è molto semplice e assolutamente gratuito.
Fondamentale è inquadrare correttamente la propria attività e quindi stabilire se trattasi di una ditta individuale o di un libero professionista, onde evitare aggravi in termini fiscali e contributivi.
L’apertura della partita IVA di un libero professionista è gratuita fatta eccezione eventualmente dei costi dovuti all’iscrizione in appositi albi.
Se invece la nuova attività rientra nella sfera della ditta individuale i costi di apertura sono prevalentemente connessi all’iscrizione al Registro delle Imprese e sono pari a:
- Euro 18 per diritti do segreteria;
- Euro 17,50 per la marca da bollo.
In sede di apertura occorre scegliere il codice ATECO appropriato e scegliere il tipo se si vuole adottare il regime fiscale agevolato forfetario o un regime fiscale ordinario.
Una volta aperta la partita IVA come funziona per le dichiarazioni se non fatturo nulla?
Nel momento in cui viene aperta una partita IVA occorre comunque presentare tutte le dichiarazioni fiscali obbligatorie come ad esempio il modello UNICO al fine di evitare salate sanzioni. Se vuoi avere maggiori informazioni su come avviare un’attività in proprio, puoi scaricare la guida che abbiamo realizzato a questo link.
Come funziona per le pratiche di apertura?
Le pratiche di start-up sono seguite direttamente dal nostro studio considerato che sono completamente telematiche e che pertanto è possibile operare senza alcun problema in ogni parte di Italia.
Per coloro che decidono di affidare a noi la contabilità ci occupiamo direttamente e senza ulteriori compensi delle seguenti pratiche:
- Apertura della partita IVA
- Iscrizione al registro imprese (Comunica)
- Presentazione SCIA al Comune competente.
Occorre evidenziare che per determinate autorizzazioni, come ad esempio per le autorizzazioni sanitarie, è in ogni caso necessario recarsi di persona presso gli uffici competenti.
E se tutto questo non dovesse bastare?
Allora chiedici maggiori informazioni mandandoci una mail oppure contattati telefonicamente.
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