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APe Social al via, prevedibilmente dal primo maggio come da programma: il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha infatti firmato il decreto attuativo, che quindi dovrebbe essere operativo in tempo per far partire l’anticipo pensionistico nei tempi previsti dalla Legge di Stabilità. Si attende invece per l’APe volontaria (o di mercato), il prestito (finanziato dalle banche) con restituzione a rate una volta maturata la pensione, per il quale si teme a questo punto lo slittamento.
In attesa di conoscere il testo del provvedimento, la notizia certa è per ora la firma del decreto che rende operativa l’APe social (comma 179 della legge di Stabilità), in via sperimentale dal primo maggio 2017 al 31 dicembre 2018.
Il trattamento è interamente a carico dello Stato (non è prevista restituzione a rate, come nel caso dell’APe di mercato) ed è accessibile ai lavoratori con età minima di 63 anni e assegno maturato al momento della richiesta pari ad almeno 1,4 volte il minimo (702 euro lordi al mese), purché rientranti in una delle seguenti categorie: disoccupati che abbiano cessato il sussidio da almeno tre mesi, lavoratori che assistono parenti di primo grado conviventi con handicap grave, lavoratori con un grado di disabilità pari almeno al 74%, addetti a lavori gravosi. Nei primi tre casi ci vogliono almeno 30 anni di contributi, mentre per i lavoratori addetti a mansioni gravose (specificamente elencate nella legge) il requisito contributivo è pari a 36 anni.
Le domande per l’APe Social, secondo le anticipazioni che a questo punto attendono conferma ufficiale dal decreto appena firmato, potranno essere presentate a partire dal primo maggio e fino al 30 giugno 2017. Significa che i lavoratori che maturano i requisiti nell’arco dell’intero 2017 devono necessariamente utilizzare questa finestra temporale di due mesi, anche se si maturano i requisiti tra luglio e dicembre.
Chi invece intende utilizzare l’APe sociale nel 2018 presenterà domanda nel primo trimestre dell’anno, ossia entro il 31 marzo, anche se maturano i requsiti entro dicembre 2018.
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