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Non sono solo i debiti fiscali e le cartelle esattoriali a dare modo alla nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione – che ha integrato la vecchia Equitalia – di pignorare il conto corrente del debitore senza dover passare dal giudice. Anche una semplice multa automobilistica non pagata potrà ora essere prelevata dal Fisco direttamente dal conto corrente.
Dal 1° luglio, insomma, il Fisco potrà muoversi senza autorizzazione del giudice e potrà mettere mano direttamente nei conti di contribuenti e imprese. Secondo le associazioni di consumatori la novità riguarderà decine di migliaia di soggetti. Quello della multa è un esempio, il nuovo corso arriva infatti a tutte le cartelle non pagate. Tra queste ci sono, per fare qualche esempio, quelle dei contributi Inps, i bolli auto mai saldati o le tante tasse ancora da versare.
Il nuovo meccanismo è figlio della soppressione di Equitalia decisa da Matteo Renzi l’anno scorso. Equitalia non viene però soppressa, ma confluirà in Agenzia delle Entrate-Riscossione che diventerà appunto anche riscossore. Questo passaggio permetterà a Equitalia di attingere dalle varie banche dati in possesso del Fisco, e di poter quindi vedere anche le somme sui conti correnti del contribuente. Di conseguenza potrà decidere di pignorare il conto più sostanzioso (prima Equitalia poteva solo ricevere informazioni sul numero di conti correnti intestati al contribuente e per arrivare al suo obiettivo li pignorava tutti).
Il procedimento di incasso non è ovviamente automatico. Il contribuente riceverà prima i relativi avvisi e solleciti di pagamento. Dopodiché avrà 60 giorni di tempo per mettersi in regola pagando tutto il dovuto in un’unica soluzione, chiedendo di rateizzare l’importo oppure opponendo ricorso. In mancanza di almeno uno di questi passaggi e trascorsi i 60 giorni, la nuova Equitalia passerà al recupero coattivo che può consistere anche nel pignoramento del conto corrente.
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