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La Finanziaria ha previsto un ecobonus sulle auto elettriche e un’ecotassa sui veicoli più inquinanti.
La Legge di bilancio 2019 (Legge n 145/2018) ha introdotto delle agevolazioni fiscaliper chi acquista o prende in leasing veicoli a basse emissioni di CO2 e per chi installa colonnine di ricarica dei veicoli elettrici.
Per contrastare il crescente inquinamento, da un lato sono stati introdotti bonus per favorire l’acquisto di auto e moto elettriche e ibride. Mentre dall’altro è stata introdotta una nuova imposta che colpisce chi acquista veicoli inquinanti.
Se stai pensando di cambiare auto e hai sentito parlare di ecotasse e ecobonus, ma non hai le idee molto chiare questa guida è quello che fa per te.
Ecobonus veicoli elettrici: cosa è e come funziona
Sono previste delle agevolazioni fiscali nel caso di acquisto e leasing di veicoli nuovi a basse emissioni di anidride carbonica; la norma parla di:
- Auto con emissioni fino a 70g/km di CO2 (nella nota del Senato alla Legge di bilancio si chiarisce che si tratta in sostanza di un bonus per auto elettriche o ibride);
- Moto elettriche o ibride di potenza inferiore a 11 kW.
Vediamo intanto quali sono i parametri per poter usufruire del bonus.
Prima di tutto quando acquistare: per godere del contributo statale si deve acquistare un’auto dal 01.03.2019 al 31.12.2021 o una moto nel 2019.
Bonus auto e moto elettrici: quali veicoli sono agevolati?
Adesso vediamo in dettaglio quali sono i veicoli agevolati.
Iniziamo dalle autovetture: il bonus spetta per tutte le auto nuove in categoria M1 (ossia veicoli fino a 8 posti) che hanno un prezzo di listino inferiore a Euro 50.000 iva esclusa, cioè Euro 61.000 con IVA ordinaria.
Per le moto invece il contributo viene riconosciuto alle categorie:
- L1 (veicoli con velocità massima non superiore a 45Km/h con cilindrata inferiore o uguale a 50 cm3 o potenza entro i 4 kW) e
- L3 (veicoli con cilindrata superiore a 50cc e/o la cui velocità massima supera i 45Km/h).
A quanto ammonta il contributo statale?
Per le autovetture si può decidere se acquistare con o senza rottamazione, l’unica cosa che varia è la misura del bonus che si ottiene; per le moto invece è indispensabile rottamare un veicolo affinchè sia riconosciuta l’agevolazione.
L’ecobonus per l’acquisto delle autovetture elettriche e ibride è riassunto nella tabella che segue:
Emissioni di CO2 g/Km | Rottamazione | Bonus |
0-20 | Con rottamazione | Euro 6.000 |
21-70 | Con rottamazione | Euro 2.500 |
0-20 | Senza rottamazione | Euro 4.000 |
21-70 | Senza rottamazione | Euro 1.500 |
Per le moto, invece, il contributo è pari al 30% del prezzo di acquisto fino ad un massimo di Euro 3.000 nel caso in cui il veicolo consegnato per la rottamazione sia della categoria 0, 1 o 2.
In entrambi i casi il bonus sarà semplicemente scontato dal venditore sul prezzo del nuovo veicolo. A dire il vero un modo molto semplice di dare un bonus su auto e moto poco inquinanti!
Quali sono le condizioni per ricevere il contributo aggiuntivo sulla rottamazione?
Come visto sopra l’ecobonus per le auto elettriche è più elevato se al momento dell’acquisto si rottama un veicolo, vediamo adesso le condizioni per beneficiare di questo ulteriore contributo statale.
Innanzitutto l’auto da rottamare deve appartenere alle categorie 1, 2 3 o 4.
Inoltre l’autovettura deve essere intestata (o utilizzata in caso di leasing) da almeno 12 mesi all’acquirente della nuova auto elettrica o ad uno dei familiari conviventi alla data di acquisto del medesimo veicolo.
Più in dettaglio, nell’atto di acquisto deve essere espressamente dichiarato che il veicolo consegnato è destinato alla rottamazione e deve essere indicato lo sconto praticato sulla nuova auto elettrica.
Per le moto, invece, è necessario che chi decide di acquistare la moto elettrica sia proprietario (o utilizzatore in caso di leasing) di un veicolo appartenente alle categorie L1 e L3 da almeno 12 mesi. Pertanto, con le moto senza rottamazione niente bonus!
Incentivi per le colonnine elettriche
Si sa, le auto elettriche hanno bisogno di ricaricare, per questa ragione la Legge di bilancio ha previsto una nuova detrazione per chi decide di acquistare una colonnina elettrica.
Quali sono gli investimenti che si possono fare?
Più in dettaglio, la detrazione si applica all’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimantati ad energia elettrica, inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino a 7 kW. Esattamente come per le auto, le spese per le colonnine devono essere sostenute nel periodo 01.03.2019 – 31.12.2021.
Come si calcola il bonus e come si può recuperare l’investimento effettuato?
La detrazione è calcolata nella misura del 50% delle spese sostenute, fino ad un tetto massimo pari a Euro 3.000. Al pari di altri bonus che già conosciamo (es. bonus ristrutturazioni), la detrazione ammessa è ripartita i dieci quote annuali di pari importo e si recupera presentando la dichiarazione 730 o Redditi.
“Ecotassa” per i veicoli più inquinanti
La Legge di Bilancio sembra dire: chi meno inquina meno paga (ottiene infatti degli sconti rilevanti), mentre chi più inquina più paga. Vediamo come punto finale in cosa consiste questa “ecotassa” sulle auto più inquinanti.
Quando viene applicata l’imposta?
Per disincentivare l’acquisto di veicoli inquinanti, è stata introdotta una nuova imposta sugli acquisti (anche in leasing) delle autovetture che producono più di 160 g/Km di CO2 e si applica alle immatricolazioni dal 01.03.2019 al 31.12.2021.
A quanto ammonta l’imposta?
L’imposta è parametrata sulla base di quanto inquina il veicolo ed è riassunta nella tabella che segue:
Emissioni di CO2 g/Km | Ammontare dell’imposta |
161-175 | Euro 1.100 |
176-200 | Euro 1.600 |
201-250 | Euro 2.000 |
Superiore a 250 | Euro 2.500 |
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